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Archive for 25 maggio 2014

IN CHAMPAGNE CON LA DAME DU VIN

Reims Champagne Vineyard

Blueteam

IN COLLABORAZIONE CON LA DAME DU VIN PRESENTA

CON LA DAME IN CHAMPAGNE

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1° giorno:

Partenza da Malpensa e arrivo all’aeroporto Charles de Gaulle. Trasferimento in minivan privato per l’hotel (La Villa Eugène a Epernay). Deposito dei bagagli e visita ad una delle grandi Maison di Épernay.

Pranzo in una delle enoteche presenti a Épernay, con degustazione di più champagne di diverso tipo e pomeriggio visita ad un piccolo RM Récoltant Manipulant della zona con relativa degustazione.

La Villa Eugène è un castello risalente al 19mo secolo che originariamente apparteneva ai fondatori di Champagne Mercier. 279L’Hotel merita di diritto una posizione su Avenue de Champagne, che alcuni ritengono la via più ricca del mondo per il numero infinito di bottiglie di Champagne che vengono conservate nei caveau delle grandi Maison la cui sede è appunto in Avenue de Champagne.280

 

A 10 minuti di cammino dal centro di Épernay La Villa Eugène dispone di sole 15 camere ognuna arredata in lussuoso stile Luigi XVI o in stile coloniale.

Questa elegante struttura offre una sala colazione, anticamente utilizzata come “orangerie”, con ampie vetrate che si aprono sul parco circostante e sul magnifico solarium dal quale si puo’ accedere ad una piscina esterna riscaldata.

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Cena in un ristorante gourmand di Épernay e passeggiata notturna lungo Avenue de Champagne

Situata nel centro della vasta regione vinicola dello Champagne, la città di Épernay è considerata capitale della regione stessa. Lungo  Avenue de Champagne si trovano dimore private dallo stile rinascimentale che oggi ospitano prestigiose Maison di Champagne.Epernay Sign

Questo non è l’unico tesoro che Épernay ha da offrire, però: sotto queste stesse case si snodano 100 km di cunicoli, dove viene conservato lo Champagne.

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2° giorno:

Dopo la prima colazione visita all’Abbazia di Hautvilliers.

Fondata nel 660 da un nipote di re Dagoberto, questa abbazia appartiene oggi alla società Moët et Chandon: normale, poiché all’ingresso del coro riposa il celebre dom Pérignon. Nel coro dei monaci (XVII-XVIII sec.), ornato da rivestimenti in legno, due opere religiose della scuola di Philippe de Champaigne. Sopra l’altare maggiore, grande lampadario formato da quattro ruote di torchio.

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 003_vinispecialiA seguire degustazione champagne in una cantina di RM di Hautvilliers e pranzo in un bistrot in Rue Avenue Dom Pérignon con menu a base di champagne.

 

 

 Pomeriggio visita alla Cooperativa di Passy Grigny con degustazione e gioco enologico diviso a squadre. Premio finale alla squadra vincitrice!

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Hostellerie_La_Briqueterie-Epernay-Restaurant-2-86312Ritorno a Épernay e cena di gala in un ristorante gourmand all’interno di un Relais & Château a Vinay.

 

 

 

 

 

3° giorno:

Dopo la prima colazione visita a due
cantine RM di Les Mesnil sur Oger,
e pranzo nel Ristorante di Anselme e Corinne Selosse Les Avisés.

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Pomeriggio visita ad una cantina di RM ad Avize. Ritorno ad Épernay e visita alle migliori enoteche del centro con degustazione di champagne e piatti tipici champenois.champccomme

 

 

 

 

 

Possibilità di acquisto di bottiglie di grandi Maison
e piccoli Récoltants da portare a casa.

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4° giorno:

Prima colazione e check out dall’Hotel.
Subito dopo partenza per Reims per una visita alla Cattedrale. 

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Cattedrale di Reims

Situata a 130 km da Parigi, Reims, detta “città delle incoronazioni” o “città dei re”, ospita quattro edifici dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1991: la cattedrale di Notre-Dame, l’antica abbazia reale di Saint-Rémi e la sua chiesa abbaziale, la basilica di Saint-Rémi e l’antico palazzo episcopale, conosciuto col nome di Palazzo di Tau.

Fiore all’occhiello dell’arte gotica, la cattedrale di Reims, la cui costruzione iniziò nel 1211, beneficia dell’esperienza architettonica acquisita a Sens, Parigi, Senlis, Soissons e Chartres e testimonia una significativa conoscenza delle nuove tecniche architettoniche apparse nel XIII secolo.

 La pianta a croce latina è quella di un vasto edificio, dalle dimensioni ambiziose. La navata raggiunge i 38 metri. Il peso della volta è controbilanciato da archi rampanti, magnificamente decorati. Scrigno di luce, la cattedrale esalta l’arte della vetrata, particolarmente presente in Champagne-Ardenne; il visitatore vi può ammirare le vetrate gotiche, magnificamente restaurate o ricreate dopo la Prima guerra mondiale, e le vetrate contemporanee di Marc Chagall, di Brigitte Simon e di Imi Knoebel.

 La cattedrale di Reims rimane ineguagliata per la ricchezza della sua statuaria. Prima del 1918, contava più di 2300 statue. Mai prima di allora gli artisti erano riusciti a dar vita alle sculture: il celebre Angelo del sorriso, il San Giuseppe, o la Serva diventano dei personaggi a tutti gli effetti.

breves5051bddf57e52_1-650957 Pranzo in una delle brasserie più storiche del centro.

 

 

 

 

A seguire visita cave e degustazione privata presso una importante Maison di Reims.GASTRONOMIE - Caves Taittinger, Reims

 

 

 

 

 

Nel tardo pomeriggio partenza per l’aereoporto Charles de Gaulle e rientro in Italia.

 La quota, che verrà comunicata su richiesta, comprende: 

  • Pernottamento in camera doppia superior in FB (Full Board) dal pranzo del giorno di      arrivo al pranzo del giorno di partenza
  • Tassa di soggiorno
  • Visite alle cantine
  • Minivan privato a disposizione
  • Degustazioni comprese nel programma
  • Sommelier italiana/accompagnatrice a disposizione per tutta la durata del soggiorno (La Dame)
  • Due bottiglie di champagne a testa, una di una grande Maison e una di un piccolo RM come pensiero di “bonheur” da parte della Dame du Vin.

 Il costo del volo A/R Milano-Parigi verrà dato con indicazione perchè il prezzo sarà variabile in fuzione di date/disponibilità.

I viaggi sono fatti per gruppi di 6 persone max.

Le date di partenza saranno decise in concomitanza con le esigenze del gruppo.

Il programma può essere soggetto a piccole variazioni in funzione dei desideri del gruppo itinerante.

Gli ospiti potranno acquistare bottiglie di champagne fino a un massimo di 2 casse a testa senza avere l’onere di trasportarle in aereo.

La Dame penserà a recapitarvi a casa lo champagne una volta tornati in Italia.

Per tutte le informazioni e richieste: info@ladameduvin.com oppure mirella.ciceri@blueteamtravel.it mettendo in oggetto:

VIAGGI IN CHAMPAGNE CON LA DAME.

BUON VIAGGIO  !

 

Blueteam

 

Blueteam Travel Network srl – Via Risorgimento, 70 – 22070 Luisago (Como) tel. 031 9090784

 

 

GLASS HOSTARIA: una vetrina del bello e del buono in pieno Trastevere

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GLASS HOSTARIA
58, Vicolo del Cinque
00153 Roma
Tel: +39 06 58335903
infoglass@libero.it |

Dato che per 25 anni della mia vita mi sono occupata di questioni legali societarie, ho sempre avuto un certo debole per gli avvocati e molti di quelli con cui ho lavorato erano donne.

Ho anche sempre manifestato la mia passione per gli champagne e la buona cucina, quella vera, di sapore e di sostanza.

Riuscire a incontrare però una donna, laureata in legge in Italia, laureata in arte culinaria negli States, insignita di una stella Michelin nel 2010, attiva, non scontata, curiosa e appassionata, che avesse entrambe le caratteristiche espresse sopra non è cosa da poco. E a me è successo.

A Roma, poco tempo fa.

Bandite le Louboutin a causa dei sampietrini (poco male, si possono portare in borsa), con un semplicissimo tacco 9 raggiungo l’ingresso del ristorante, poco distante da Piazza Trilussa.

Fra le varie pizzerie, osterie locali, tavoli imbanditi e pieni di turisti fuori nei vicoli, mi accoglie un ambiente pulito, trasparente, luminoso: GLASS HOSTARIA.

GlassColori chiari e caldi, essenziali. Come la mise en place e l’arredamento.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il menu è estremamente interessante e risultato di uno studio preciso sulle materie prime, non solo italiane, non solo europee.

Glass1Prima di decidere, e non è una scelta facile, la cucina allieta con un amuse bouche fatto di cocco, datterini e gamberetti bianchi di Anzio.

La delicatezza del cocco e la sfrontatezza dei pomodorini si guardano in faccia e decidono di fare amicizia.

Ne avrei voluto una tazza intera. Ma, giustamente, serve “solo” a solleticare lo stomaco e quindi passo all’antipasto: polpo, chorizo, paprika, giardiniera di limone e camomilla.

 Piatto orizzontale, dai colori molto caldi e fatto da tanti componenti.

Glass2Non vanno provati singolarmente, vanno assaggiati tutti insieme per poter dare modo di ricreare quell’equilibrio perfetto che riuscivo a scorgere a primo acchito con lo sguardo.

E’ un piatto fresco, leggero, dove la leggerezza del polpo viene resa più interessante dalla consistenza e dal sapore più deciso del chorizo, a cui fa eco una bella nota acidula data dal limone.

E come main course, io che adoro le Coquilles St., cosa potevo prendere?
Cappesante, pistacchio di Bronte cucinato in dashi, funghi. (dashi: leggero brodo di pesce usato nella cucina giapponese, ebbene si ho dovuto googlare!).

Le ho mangiate spesso in Francia, dove credo siano davvero bravi e non scontati a cucinarle, ma queste sono monumentali.

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Croccanti in modo perfetto fuori e morbidissime quando si masticano. La crema di pistacchio è densa ma molto leggera e gustosa e quei funghi regalano una nuance di amarognolo meravigliosa.
Sono talmente in estasi che non mi viene nemmeno in mente di assaggiare il pane, che, di per sé, ha proprio un bell’aspetto e profumo.

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Mi concedo invece un dolce, una rielaborazione della classica cassata: una sfera a base di cioccolato bianco, all’interno ricotta di pecora della campagna romana, arancia candita di Corrado Assenza e latte di mandorla fatto da loro.(Cristina mi dice poi che Corrado le ha concesso l’arancia candita e Fabiana Gargioli gliel’ha consegnata personalmente – che dire…fortunata vero?).Glass5

Appena si rompe quella biglia ne esce una magica pozione e lì mi innamoro della cucina di Cristina!

 

 

 

 

 

 

Stranamente non parlo dei vini, stranamente non ho preso uno Champagne, stranamente non ne ho avuto bisogno. La carta dei vini è meravigliosa e l’elenco degli champagne interminabile.

Ma a volte occorre fare buon viso a cattivo gioco e non tutti gradiscono le bollicine mentre pasteggiano.

Mi aspetta un duro lavoro ancora!

Quello che mi ha veramente stregata è stata la mirabile scelta delle materie prime, sempre innovative, mescolate fra loro come in un quadro di Cézanne che usa il colore per costruire forme.

“Cézanne dipinge a macchia, come se ogni pennellata fosse una tessera di mosaico che da sola appare astratta, priva di significato figurativo, ma accostata alle altre rende visibile un oggetto”.

Cristina usa le materie prime come macchie di colore, e accostando le une vicino alle altre, rende magici i suoi piatti e meraviglioso ogni assaggio.

Una nota anche per tutto lo staff che rende sobrio e impeccabile tutto il servizio, con grande classe e competenza.

Alla fine della cena Cristina si avvicina al tavolo, c’è anche suo marito Fabio. Lui ha aperto il locale e ha creduto nella fantasia di un quasi avvocato. Per inciso sia Cristina che Fabio hanno un altro locale a Roma: Romeo, Chef & Baker.

Due chiacchiere, i miei complimenti e la promessa di rifare quanto prima questa esperienza stupenda.

Tanto, Cristina, ci vediamo comunque fra poche ore al Taste!

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VIAGGIO DI UNA BOLLICINA, DALL’ITALIA ALLA FRANCIA. CHEZ LA MAISON DE LA DAME

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Per più di due ore attraverseremo il fascino degli spumanti e degli champagne, vini che io amo chiamare Bollicine, e che hanno, da sempre, un fascino particolare.
Sono gli unici vini al mondo che possono accompagnare, dall’antipasto al dolce, un pranzo o una cena, sia a base di pesce che di carne, di verdura e di formaggi.

Non amo paragonare i diversi tipi di spumanti se le connotazioni sono diverse.
Mi spiego meglio.
Il metodo classico, quello con cui si produce lo Champagne, il Crémant, il Franciacorta, il Trento DOC, l’Alta Langa, taluni Prosecco, per citare i più conosciuti, ha tali caratteristiche ben definite che sono impossibili da assimilare agli spumanti prodotti con il metodo Martinotti o Charmat.

Così come è improprio fare un paragone fra Champagne e metodo classico prodotto altrove: le differenze di suolo, clima, esposizione geografica, sistema di affinamento (in una parola “terroir”) sono troppo diverse per poter essere confrontabili.
E’ estremamente curioso e piacevole riuscire ad intercettare le differenze gustative fra le une e le altre.

Ecco perché La Dame du Vin propone, in location adatte, delle serate improntate su diverse tappe geografiche che, alla fine, ci condurranno in un viaggio di emozioni gustative sempre più coinvolgenti.

Saranno 4 gli “stopover” previsti e per ogni sosta 3 vini da poter degustare al meglio, con me, e con tutte le informazioni necessarie a comprendere meglio questo mondo:

  • Prosecco – Come dire di no a un vino che viene declinato in millemila modi e che è il primo passo per avvicinarsi alle bollicine?
  • Trento DOC, Franciacorta, Alta Langa – Eccellenze italiane del Nord, grandi vini, anche di piccole cantine.
  • Crémant – Le “altre” bollicine francesi, quelle quasi sconosciute, ingiustamente!
  • Champagne – La conclusione e la coronazione del nostro viaggio, en souplesse…..

Ci faranno compagnia le focacce di Claudio Gatti, i formaggi di Gigi, il culatello di Faust Brozzi e il Paga Negra della Fenice.

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CORSI AL MARTEDI’ PRESSO LA MAISON DE LA DAME
dalle 20:30 alle 23:00 

1)   Prosecco Metodo Classico                                         27 Maggio martedì

  • G de Le Vigne di Alice
  • Colfòndo di Casa Belfi
  • Bellenda

Formaggi di capra freschi del Caseificio Lavialattea e focaccia pesche, albicocche e ananas della Pasticceria Tabiano di Claudio Gatti

2)   Franciacorta/Alta Langa/Trento                             3 Giugno martedì

  • Quadra Qblack Franciacorta
  • Cocchi Bianc ‘de Bianc Alta Langa Metodo Classico
  • Maso Martis Trento DOC Brut Riserva 2007

Salumeria nostrana italiana, culatello di Faust Brozzi e pani speciali

3)   Crémants                                                                  10 Giugno martedì

  • Crémant d’Alsace Georges Klein – Pinot Blanc, Pinot Gris, Chardonnay
  • Crémant de Loire Domaine Dutertre –Chenin Blanc, Chardonnay, Pinot Noir, Cabernet
  • Blanquette de Limoux Alain Cavaillès – Mauzac, Chenin, Chardonnay

Formaggi stagionati di Gigi Formaggi e focaccia alla birra di Claudio Gatti 

4)   Champagne                                                               17 Giugno martedì

  • Bollinger Special Cuvée – Assemblage Pinot Noir, Chardonnay, Pinot Meunier
  • Pierre Moncuit Cuvée Delos Blanc de Blancs Grand Cru – 100%        Chardonnay
  • Alain Réaut Brut Tradition Blanc de Noirs – 100% Pinot Noir biodynamique
  • Dom Caudron Cuvée Vieilles Vignes Blanc de Noirs – 100% Pinot Meunier

Jamon Iberico de Bellota Patanegra de La Fenice, Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura, pani speciali.

LA MAISON DE LA DAME

Via Libertà 12

22070 Guanzate (CO)

+39 335 7093528

info@ladameduvin.com

Philippe Gilbert: uno champagne che corre al Tour de France

Philippe Gilbert

Champagne Philippe Gilbert – Cuvée La Jolie Fillette
35% Pinot Noir – 30% Pinot Meunier – 35% Chardonnay
Brut Premier Cru

 

Nasce da un’idea di Giulio Menegatti e Luca Gatti questo champagne fatto con le uve di villaggi Premier Cru nei dintorni di Aÿ.

 

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Philippe Gilbert è il ciclista belga(giovane e direi anche carino) che vincendo una tappa del Tour de France che Giulio e Luca stavano guardando,
ha ispirato questo nome.

Le loro etichette, che riportano quadri di Marc Chagall sono state registrate presso CIVC di Epernay e possono essere liberamente commercializzate in tutto il mondo.

La Cuvée La Jolie Fillette riproduce il dipinto “La Promenade”.

Ma veniamo allo champagne.

I profumi si espandono appena lo verso nel bicchiere. Colore deciso ma non eccessivamente carico.

Albicocca, ananas, crosta di pane, burro fuso, agrumi. In successione e senza troppe pause.

Bocca asciutta ma ben bilanciata.

Ritrovo molta ananas, tanto cedro, una nota amara di pompelmo giallo e il burro appena messo in padella a fondersi.

Una bella piacevolezza resa ancora più interessante dalla persistenza.

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Non ha una complessità da strapparsi i capelli e non reggerebbe un piatto di carne o di pesce salsato ma per un aperitivo con piccoli amuse-bouche, tartare di pesce o crostacei posso assicurare che c’è da divertirsi, e seriamente anche!

Parola di Dame

Voto: 87/100

Distribuito da:
G.M.F. Srl
Via San Marco 11/c
Padova
www.giuliomenegatti.it

La sorpresa è dietro casa: RISTORANTE LA TARANTOLA

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Ristorante La Tarantola
Via della Resistenza 29 – Appiano Gentile (CO)
Tel. 031 930990
info@ristorantetarantola.it

Da convinta milanista non amo particolarmente attraversare Appiano Gentile, a meno che abbia uno scopo ben preciso e non abbia strade alternative.

Detto questo ieri l’ho fatto e devo dire, in tutta sincerità, che ne è valsa veramente la pena.

La Tarantola  si trova a pochi minuti dal centro di Appiano, immersa nel verde dei boschi che danno un ampio respiro alla veranda che si affaccia direttamente su essi.Una bella ala del ristorante è stato ristrutturato non molto tempo fa per far posto a grandi e numerosi tavoli per banchetti, sempre con gusto e garbo.

TarantolaSi è aggiunta anche una nuova piccola sala, con muri di vetro e un bellissimo camino, dal design molto essenziale, che mette allegria e che ieri, giornata molto fredda e umida per essere il 30 Aprile, era fortunatamente acceso.
Mise en place semplice ed essenziale, come piace a me, ma senza sfociare il quel minimalismo ostentato ormai appartenente alla vecchia scuola.

 

 

Appena seduti si materializza una gentile signorina per portarci acqua e piccoli panini fatti in casa.
Dopo cinque minuti arriva Vittorio, patron e chef del Ristorante che ci illustra il menu.

Come mi conviene abitualmente, prima di ordinare i miei piatti, voglio vedere la carta dei vini, l’elenco degli champagne.
Vittorio dice che secondo lui potrei divertirmi. E in effetti ha ragione.

A parte i grandi elencati all’inizio: Krug, Dom Pérignon, Bollinger, Roederer, Pommery e Greno a prezzi ragionevolissimi, tutti gli altri RM sono suddivisi nelle regioni della Champagne e quindi:

Vallée de la Marne: Baron Fuenté e Tribaut
Montagne de Reims : Margaine, Lallement, Marie Noëlle Ledru, Telmont
Côte des Blancs : Claude Cazals, Lamiable
Côte des Bars : Bouchad, Horiot, Vouette et Sorbé

E poi Philippe Gilbert, Franck Pascal, Roses de Jeanne.
Un ventaglio ben costruito perché per ogni produttore vi sono almeno due cuvées presenti.

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I prezzi sono veramente molto competitivi e capisco che Vittorio è appassionato di Champagne, lo ama, lo beve. E vuole che anche i suoi clienti abbiano questa possibilità. Per questo le cifre richieste non sono spropositate.

 

Decido per una Cuvée Vive di Claude Cazals, un Blanc de Blancs Extra Brut che ho già bevuto, e acquistato direttamente da loro a Les Mesnil-sur-Oger. So che è molto verticale, fresco e agrumato ma mi ricordo anche quanto fosse persistente e piacevole da bere.

Vorrà dire che giocherò un pochino con la morbidezza dei piatti.

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Scelgo infatti una millefoglie di manzo con burrata, pomodori, pesto di olive e cialde di pane croccanti come entrée e maccheroncini di kamut al pettine con asparagi, robiola, maggiorana e terra di bosco a seguire come piatto principale.

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Come amuse-bouche una piccola ciotolina di lenticchie rosse e biscotto di parmigiano.Tarantola2

Il “pairing” dei piatti rimanenti si rivela vincente e termino la bottiglia con una piccola selezione di formaggi francesi, compreso il mio adorato Comté, che Vittorio ci porta al tavolo.

 

 

 

Caffè e piccola pasticceria completano quello che ho definito una gustosa e tranquilla colazione fuori programma.

Un particolare plauso all’accuratezza dei dettagli, sia in sala che nel servizio. Ben fatto Vittorio!
Ci sarebbero un paio di errori da correggere nella lingua francese…ma nessuno è perfetto.

Ristorante promosso, a pieni voti. A volte per stare bene basta guardare dietro l’angolo.

Parola di Dame.